I TRI DA’ CRUCI
La straordinaria storia di un popolo libero.
Tropea, Piazza Cannone, ore 19.30
I TRI DA’ CRUCI è un’opera drammaturgica con musica dal vivo e danza tradizionale della regista e performer Angelica Artemisia Pedatella, presentata dalla COMPAGNIA TEATRALE BA17 il 1 maggio a Tropea, in onore dell’omonima festa.
L’opera racconta il coraggio del popolo di Tropea.
LA STORIA LA FANNO GLI UMILI.
Tra colpi di scena, sfide musicali e una potente celebrazione di Tropea come Atene, centro di cultura e di diffusione di civiltà nel Mediterraneo, l’opera vede l’intreccio tra danza, musica e recitazione, nel tipico stile BA17 a cui gli artisti hanno abituato il pubblico.
Quadro storico generale
La storia riprende uno dei tanti episodi in cui il popolo tropeano ha dimostrato il proprio coraggio nella lotta alla pirateria saracena che dal medioevo in poi per lunghi secoli ha vessato le popolazioni della costa.
Sinossi dell’opera
C’è una spiaggetta sulla costa chiamata “Gabbaturchi”, in onore dell’episodio che vide una povera imbarcazione di pescatori tropeani riuscire ad avere la meglio su una feluca turca. La storia narra infatti che tre pescatori tropeani, fratelli, trovandosi in una mattina di sole di fronte ad una feluca turca, sapendo che la loro inferiorità numerica li avrebbe condannati a morte, si lasciarono inseguire ed avvicinare presso i bassi fondali scogliosi della baia che essi conoscevano benissimo e che divennero una trappola per i pirati turchi. Dell’equipaggio turco naufragano in tre sulle coste: il Rais, il suo mozzo e la schiava Asena. I tre fratelli pescatori danno loro la caccia, con la voglia di evitare guai e di vendicarsi dei soprusi subiti… Ma la loro fede ed i valori sono più forti del senso di vendetta e, faccia a faccia con i turchi, il senso di amicizia e di ospitalità, coltivato da secoli, ha la meglio. Proprio questa profonda umanità permette il colpo di scena finale… e l’incredibile torna ad affacciarsi nelle loro vite.
Note di Regia
Lo spettacolo è costruito su una trama musicale popolare che incatena continuamente i momenti scenici, fino ad arrivare alla “battaglia” sonora con i Giganti, che rappresentano tradizionalmente l’incontro tra il mono musulmano e quello cristiano.
Caratteri ed interpreti
Gli artisti della Compagnia Teatrale BA17 raccontano l’epopea del popolo di Tropea e mettono in campo la caratteristica di questo gruppo artistico che sta percorrendo la Calabria con il suo linguaggio nuovo: si tratta di performer in grado di mettere in campo prestazioni artistiche che intersecano i linguaggi: recitazione, musica, canto, danza, performance fisiche con il fuoco… Si tratta di Massimo Rotundo, che interpreta il protagonista maschile Pasquale, il pescatore tropeano che insieme al fratello Giovanni, interpretato dall’attore e stunt Luigi Cantoro, e alla sorellina Maria, interpretata dalla danzatrice e promessa attoriale Giada Guzzo, tenterà di rendere pan per focaccia ai turchi che anni prima gli hanno strappato dalle braccia un’altra sorella. Giuseppe Marvaso, attore teatrale e cinematografico, Angelica Artemisia Pedatella, regista autrice e performer, e Raphael Burgo, danzatore, incarnano in scena i tre turchi in grado di capovolgere i pregiudizi ed il punto di vista dell’Occidente sul mondo musulmano, dimostrando che alla base dell’accoglienza e dell’amicizia che la storia ha poi dimostrato ci sono origini culturali in comune e, ciò che più conta, una umanità ed un istinto all’amicizia che supera ogni barriera.
A raccontare la vicenda della Chiesetta da cui la festa prende il nome e la vera storia dei Giganti c’è la figura e la voce incantevole di Kristal Berlingieri che, come una divinità marina, incarna i valori del mare di cui Tropea è un simbolo.
Performance sonora e musica dal vivo
La spiaggia è animata dalla musica travolgente delle tarantelle e delle muttette tradizionali interpretate dai giovani Loris Paola, organetto e percussioni, Daniele Gallo, chitarra e organetto, Angelo Santoro, organetto e percussioni, che affronteranno un vero e proprio duello musicale con la caricatumbula dei Giganti di Mastru Miciu Famà.
Obiettivo generale dello spettacolo
Con l’opera I TRI D’A CRUCI Tropea mette in campo la propria storia, la fa diventare teatro, tenta di trasferire i valori storici, culturali, umani che la rappresentano. Coma l’antica Atene, Tropea non è solo la città dove nessuno è straniero, ma oggi diventa un faro di divulgazione culturale di cui la Calabria ha sempre più bisogno, oggi che – anche grazie alla stessa Tropea – la sua immagine torna ad essere più luminosa e a svestirsi degli abiti bui in cui è stata costretta a lungo.
Dati dello spettacolo
Drammaturgia e regia: Angelica Artemisia Pedatella
Interpreti: Massimo Rotundo, Luigi Cantoro, Giada Guzzo, Kristal Berlingieri, Angelica Artemisia Pedatella, Giuseppe Marvaso, Raphael Burgo.
Musicisti: Loris Paola, Daniele Gallo, Angelo Santoro
con la partecipazione straordinaria de I GIGANTI di Mastru Miciu Famà
Aiuto regia: Silvana Esposito
Trucco e costumi: Silvana Esposito
Acconciature: Silvana Esposito
Direttore di scena: Raffaele Guzzo
Foto: Lorenzo Cardamone, Alessandro Testa
Video: Lorenzo Cardamone