Quattro Poli Culturali per diventare Capitale Italiana della Cultura 2022: Tropea in corsa!

 

Continua alacremente il  lavoro del Gruppo coordinato da Luisa Caronte per l’ultimazione del Dossier che vede Tropea candidata a Capitale Italiana della Cultura 2021. Le ultime battute sono dedicate al perfezionamento di un progetto avviato a gennaio, presentato una prima volta a Marzo e poi ripreso per via della pandemia che ha indotto il MIBACT, Ente proponente, a rinviare di un anno la candidatura, dando a Parma, attuale Capitale, bloccata dal covid, la possibilità di realizzare il suo percorso culturale nel 2021. 

L’intenso lavoro  ideativo, che vede tutta la Calabria a fianco della Perla del Tirreno, seguendo con convinzione lo slogan “Se vince Tropea vince la Calabria”, ha dato vita ad una costruzione culturale complessa e articolata ma estremamente organica e armoniosa. “Immaginate un grande palazzo, simile ai tanti che fanno bello il centro storico tropeano, anzi un castello, con quattro torri, ognuna ricca di operosità alla stregua di una fucina o, se si preferisce, di un atelier” è questa la metafora scelta dalla Caronte per sintetizzare l’architettura del Progetto la cui parola chiave è laborialitá, un fare condiviso generatore di processi culturali che oltre a offrirsi ai visitatori di tutto il mondo fa avanzare la Regione.

Il  Dossier, finora segretissimo, incomincia a svelarsi evidenziando un’offerta che matura e si consolida a partire da quattro nuclei operativi, i quattro Poli Culturali di incubazione e moltiplicazione dell’immenso patrimonio che connota la Calabria. Spazi materiali e ideali che rappresentano il punto di partenza di percorsi tra di loro distinti e al tempo stesso intrecciati a definire una trama fitta di occasioni di divertimento ma soprattutto di crescita.

“Il Gruppo di Lavoro di Tropea Capitale Italiana della Cultura é composto da tante professionalità” dichiara il Sindaco Giovanni Macrì “persone con forti competenze il cui principale elemento di forza é lo spirito di servizio e la capacità di coinvolgimento che ha consentito di allargare e completare  il nucleo operativo di base con contributi e collaborazioni giunti da tutta la Calabria, é questo che ci rende forti: un’impresa titanica che si attualizza confermando che niente é impossibile quando c’é passione vera e si lotta insieme.” 

I Poli Culturali rappresentano l’essenza della strategia del Dossier e vanno dalla filosofia alle arti, dall’agroalimentare alle imprese creative e di rinnovazione urbana senza trascurare il turismo e l’immenso patrimonio etno-antropologico regionale: un crogiolo di fermenti che coniuga tradizione e futuro, saperi umanistici e scientifici, svago e lavoro, impegno e gioco, dimensioni reali e figurate. 

Tutti i contenuti dei Poli sono autentici, nessuno é stato costruito artificiosamente per offrire puro spettacolo, ognuno, piuttosto, rispecchia  l’anima della Gente di Calabria ed é per questo che nel Dossier si respira la forza di un popolo che vuole andare avanti. 

“Siamo consapevoli del valore della nostra storia” continua il Sindaco Macrì “ ma non vogliamo adagiarci sul passato limitandoci a esaltarlo e valorizzarlo pensiamo, invece, che il testimone che abbiamo ricevuto vada impreziosito con l’impegno attuale e consegnato alle future generazioni ancora più carico di prestigio, il Progetto di Tropea Capitale Italiana della Cultura va in questa direzione.” 

“Un arazzo multicolore” continua la coordinatrice Caronte”,o meglio, un puzzle che, raccogliendo i pezzi definiti nei quattro Poli, li ricompone estendendosi in quattro diverse direzioni, ognuna con una propria specificità, per delineare un disegno complessivo di estremo fascino e interesse che riuscirà  ad attrarre i viaggiatori provenienti da tutto il mondo e a contribuire al progresso della Calabria.” 

Gli ultimi giorni di lavoro sono ancora più intensi di quelli iniziali perché matura sempre più la consapevolezza della posta in gioco ed é massima la volontà di farcela, c’é anche la certezza, comunque, che la strada percorsa é già di per sé una vittoria grazie allo spirito di condivisione che ha raccolto attorno alla candidatura di Tropea tutta la Calabria.

Sono tanti i luoghi comuni  che ci accompagnano tra questi quello che fa riferimento all’individualismo, zavorra del nostro popolo, in quest’occasione si é dimostrato che nei momenti che contano riusciamo a incontrarci, a condividere e a procedere uniti verso una meta comune, già questo é un grandissimo  successo di Tropea candidata a Capitale Italiana della Cultura 2022.

 

L’addetto stampa 

Tropea Capitale Italiana della Cultura 2022

Dott.ssa Beatrice Lento 

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