25 Novembre nel segno del rispetto della Persona!
Nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulla Donna, il mio pensiero va a tutte le donne, di ogni età, professione e condizione sociale che soffrono le conseguenze di una relazione malata con un uomo violento, sia egli fidanzato, compagno, marito, amante.
Purtroppo le indagini parlano chiaro e denunciano un numero rilevante di brutalità a livello sessuale, fisico in genere, economico e psicologico.
C’é da ritenere che anche la nostra comunità sia coinvolta come ogni altra parte del mondo e questo amareggia molto anche perché la tendenza a nascondere la violenza subita, determinata da una miriade di motivazioni, e soprattutto dalla debolezza interiore in cui facilmente la donna vittima precipita, non consente di affrontare il problema in maniera diretta e immediata così come la legge permetterebbe di fare.
Da uomo avverto il peso di un atteggiamento colpevole da parte del mio genere e mi rendo conto che la cultura maschilista é perniciosa anche e forse soprattutto per noi uomini perché crea una dipendenza da pregiudizi atavici che impediscono di vivere serenamente la relazione di coppia e di famiglia, non dimentichiamo i traumi che l'aberrante problematica causa sui figli, segnati per tutta la vita da conseguenze comportamentali ed emotive notevolmente negative e limitanti.
Alle donne che soffrono mi rivolgo commosso invitandole a trovare il coraggio di prendere la decisione giusta, superando vergogna e riservo che impediscono di chiedere aiuto.
Agli uomini violenti indico con fermezza l’unica strada possibile e giusta che è quella di farsi curare.
Da tre anni a Tropea, in Largo Duomo, c’è La Panchina Rossa che esprime la volontà di combattere l’aberrante fenomeno. Assieme al Comune diverse realtà si impegnano su questo stesso fronte, é una battaglia di civiltà che si lega intimamente al Progetto Tropea, un percorso che considera come punto di partenza imprescindibile l’impegno a realizzare il benessere condiviso. La crescita culturale della nostra comunità parte da questo, ecco perché tutti noi Tropeani dobbiamo operare sempre in vista di questo traguardo.
Ai giovani, ragazze e ragazzi, chiedo di riflettere sul problema assumendo quello che è il presupposto essenziale per una crescita sana, condizione basilare per un’esistenza gratificante: il rispetto della Persona!