Messa di ringraziamento per la Beatificazione di Don Francesco Mottola

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25/10/2021

Messa di ringraziamento per la Beatificazione di Don Francesco Mottola

Si è tenuta ieri, 24 Ottobre 2021, presso la chiesa Concattedrale di Tropea la messa di ringraziamento per la beatificazione di Don Francesco Mottola. A presiedere la solenne celebrazione eucaristica S.E. Rev.ma Mons. Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, al suo primo incontro formale con la comunità dei fedeli di Tropea.

La Città ha accolto il nuovo Pastore con un saluto di benvenuto del Sindaco Giovanni Macrì che, al termine, gli ha offerto, a nome dell’intera comunità, una croce pettorale realizzata dal Maestro Orafo Michele Affidato, cittadino onorario della Città.         

 

Saluto di benvenuto al nuovo Vescovo

Giovanni Macrì, Sindaco di Tropea  24.10.2021

“Eccellenza Reverendissima, Vescovo nostro carissimo, benvenuto a Tropea!

Siamo felici di accoglierla nella sua prima visita a questo luogo speciale perché benedetto dal dono della Bellezza.

Il suo mare incantevole, profumato di miti e grandiosi eventi e il suo Borgo, prezioso d’opere d’arte e della magia degli antichi palazzi che si specchiano sulle onde, sono un riverbero dell’armonia divina. Un meraviglioso “velo di storia adagiato sul tufo” che s’illumina d’eterno grazie ai suoi figli illustri, primo tra tutti il grande Francesco, oggi Beato.

Eccellenza Reverendissima, Vescovo nostro carissimo, siamo felici di avere in lei il nostro Pastore: la sua giovinezza ci fa pensare ad un’energia appassionata, la sua scelta da parte di Papa Francesco ci anticipa la sua vicinanza alla concretezza quotidiana, la sua calabresità ci assicura la comprensione dell’armonia della nostra terra e i suoi primi messaggi ci rivelano una gratificante affinità elettiva nel suo richiamo al valore dell’esempio personale e della mano tesa a chi ha sbagliato.

Non vediamo l’ora di ricevere la sua paterna e illuminata guida e confidiamo nel suo affetto e in una costante collaborazione.

Ci auguriamo che venga spesso a Tropea e che tra Lei e i Tropeani tutti nasca quella meravigliosa relazionalità, immediata e diretta, che scaturisce dalla consuetudine all’incontro.

Sono certo di interpretare il sogno desiderio di tutti i miei concittadini auspicando di vederla percorrere a piedi le nostre strade soffermandosi a dialogare, o anche per un semplice sorriso, questo sarebbe veramente un grande, splendido, fantastico dono.

“I testimoni non si perdono in parole, ma portano frutto”, dice Papa Francesco; “Ci ricordano che Dio non va dimostrato, ma mostrato; non annunciato con proclami ma testimoniato con l’esempio.”

Il nostro augurio è che Lei sia il Testimone che il Papa invoca e di cui abbiamo tanto bisogno.

Eccellenza Reverendissima, Vescovo nostro carissimo, noi oggi le offriamo, quale simbolo del nostro legame destinato a crescere, una croce pettorale, opera del Maestro orafo Michele Affidato, che auspichiamo accompagni il suo cammino e lo conforti col calore della nostra bellissima e straordinaria Tropea.

Dentro c’è l’azzurro del nostro meraviglioso mare, il nostro magico Borgo e la nobile storia della nostra gente, dentro c’è il nostro desiderio che il suo messaggio e la sua opera non trovino ostacoli e possano raggiungere gli animi donandogli salvezza.

Sulla Santa Croce di Gesù c’è anche la creatura più bella, l’essere che più d’ogni altro incarna la tenerezza, la protezione e la guida: c’è la Mamma, c’è la nostra amatissima Mamma Celeste di Romania.

Che la Patrona di Tropea e della Diocesi interceda, con l’ardore di cui solo una madre é capace, a che il suo divino figliolo la sostenga e renda proficuo il suo operato liberandola dal male.

In questa pagina importante di storia, Tropea l’abbraccia col fervore di una grande gioia, di una forte speranza, di un’immensa fiducia e a Lei si affida; con Lei accanto siamo pronti a percorrere la strada che ci attende, assieme a Lei supereremo ogni intralcio e faremo crescere la nostra splendida terra.

Benvenuto Mons. Attilio Nostro, Eccellenza Reverendissima, Vescovo nostro carissimo.”.

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